Te diegum

la sfera sembra avere ali d’uccello

da cieli di velluto, sa impossibili

girandole nell’aria. e c’è il rovello

di come, al fatto, poi, siano possibili.

e il punto morto, esanime del mondo,

calciato vola via, con la pelota,

in orbite frattali, in ballo tondo.

o piede re (e al caso quell’ignota

mano di dio) sai sempre dove un 7

traversa e palo fanno nella porta.

negli orologi illogiche lancette

ferme su istanti e lune d’ogni sorta.

corrono il campo, il tempo, in ogni zona

la palla e diego armando maradona.

Mariano Baino